Teatro

Una settimana piena di teatro civile a L'Aquila e dintorni

Una settimana piena di teatro civile a L'Aquila e dintorni

Una settimana intensa quella che è appena cominciata per quanto riguarda le produzioni teatrali incentrate sul teatro civile che allestiranno i loro spettacoli a L’Aquila e nelle sue immediate vicinanze in vari cartelloni l'uno indipendente dall'altro.

Si comincia domani mercoledì 22 gennaio, alle ore 21:00 presso il Gran Teatro Zeta sito in località Monticchio (AQ), dove Fortunato Cerlino replica il suo “Edipo a Terzigno” che ha debuttato lo scorso giugno all'E45 Napoli Teatro Fringe Festival per raccontare, tra realtà e fantasia, le connivenze tra camorra e politica nella gestione dei rifiuti. Un deposito di rifiuti abbandonato fa da rifugio ad un capocamorra braccato dalle forze dell'ordine. Ovunque piccole sculture che raffigurano Padre Pio e il Cristo. Un uomo dello stato cerca di convincerlo ad arrendersi, viene a chiedere un rimedio al morbo dei rifiuti che soffocano la città. Nello stesso deposito una statua di madonna prende vita. Rapita dalle gesta eroiche della società sportiva calcio Napoli, rincorre il senso della sua presenza nella vita umana. La Madonna del pallone è estasiata dalle capacità tecniche e creative di quegli uomini in calzoncini, capaci di miracoli e crede che tutta l'umanità sia ormai una squadra pronta a vincere la sfida con la propria condizione. La sensazione che le cose non possono essere cambiate è una malattia che silenziosamente fiacca lo spirito, rende l'uomo passivo e cieco, deforma, ammala le carni e l'anima. La paura genera connivenza, la paralisi genera mostri. Il mito allora, come le favole, offre la possibilità di rileggere la cronaca.
Lo spettacolo, che vede in scena Fortunato Cerlino, Emanuela Ponzano e Massimo Zordan, è proposto nell’ambito di "Lavori in scena. Azioni e visioni contemporanee ", rassegna dedicata alle nuove generazioni.

Venerdì 24, invece, sarà la volta della Compagnia dei Merli Bianchi che porterà a L’Aquila, presso La Casa del Teatro (in piazza d’arti) il suo nuovo spettacolo “Rosetta Malaspina, ovvero da un punto all’eternità”, con Margherita Di Marco e Vincenzo Mercurio, e regia dello stesso Mercurio, su testi di Margherita Di Marco, Pier Paolo Pasolini e Marietta Vozzo. Lo spettacolo – realizzato in collaborazione con Teatro Proskenion e l’Osservatorio sulla ‘ndrangheta di Reggio Calabria - è ispirato alla storia vera di Marietta Vozzo, una donna calabrese che prova a resistere e reagire alla cultura mafiosa dominante nella Calabria degli anni ’50, ma da tutti viene considerata pazza. Rosetta col suo essere in bilico tra poesia e pura realtà diventa motivo di confronto e riflessione su quanti diritti e opportunità ci siano ancora da affermare, oggi come ieri.

Al termine della settimana, domenica 26, alle ore 18:00, infine, sarà la volta di “Chi perde la testa non perde la faccia”, della Compagnia Teatro della Lampa, scritto da Fabio Marini e Maria Vicchio, con in scena lo stesso Marini diretto dalla Vicchio. Liberamente tratto da “Uno nessuno e centomila” e “Enrico IV” di Luigi Pirandello, lo spettacolo analizza il confine tra lucidità e follia. Lo spettacolo, secondo appuntamento della rassegna “Strade”, dedicata al teatro civile, si terrà presso il Teatro Nobelperlapace di San Demetrio Ne’ Vestini.